Come inserire un secondo gatto in casa (o terzo, o quarto, o…)

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I gatti sono un po’ come le ciliegie: uno tira l’altro! Quando scopriamo quanto queste straordinarie creature sono in grado di donarci, veniamo infatti colti dall’ incontrollabile impulso di accoglierne un altro nella nostra vita. Ma quando già abbiamo un gatto, dobbiamo assolutamente tenere conto delle sue esigenze e del suo bene prima di adottarne altri.

Se si hanno già altri gatti l’inserimento di un nuovo gatto non è  infatti una cosa da prendere alla leggera: un approccio sbagliato potrebbe incrinare per sempre il rapporto tra i gatti (ma anche tra noi ed i gatti) rendendo la vita complicata per tutti.

Per cercare di favorire al massimo il processo di inserimento di un secondo gatto in famiglia, ma anche per proteggere la salute dei nostri amici, è opportuno quindi  seguire alcuni semplici accorgimenti.

Inserire un secondo gatto: pensiamo alla salute dei nostri amici!

inserire un secondo gatto

Quando si mettono a contatto due gatti tra loro estranei è importante accertarsi che nessuno di loro sia portatore di qualche malattia infettiva, come per esempio Felv o Fiv, o di parassiti intestinali o esterni. E’ quindi necessario sottoporre ai dovuti controlli entrambi i gatti e procedere a seconda degli esiti degli esami.

Se sono presenti parassiti come pulci, zecche, rogna, tigna, occorre eliminarli prima di far entrare in contatto i gatti così da evitare che se li trasmettino a vicenda.

Se sfortunatamente ci fosse la positività ad una malattia infettiva sarà necessario seguire tutte le procedure necessarie ad evitare il contagio:

  • in caso di FeLv: vaccinare i gatti sani evitando qualsiasi contatto prima della completa copertura del vaccino
  • in caso di Fiv, procedere a sterilizzare per evitare l’accoppiamento, fonte primaria di contagio.

Essendo questo argomento molto complesso vi invito ad approfondirlo leggendo gli articoli dedicati a Fiv e FeLV:

FeLV, leucemia felina, se la conosci salvi il tuo gatto

Fiv, virus dell’immunodeficienza felina

Se nessuno dei gatti presenta problemi di salute allora si può passare subito all’inserimento vero e proprio.

Inserire un secondo gatto: le fasi dell’inserimento

inserire un secondo gatto

L’inserimento di un secondo gatto in casa dovrebbe passare per fasi ben precise:

  • abitudine agli odori reciproci
  • contatto visivo
  • incontro

Ognuna di queste fasi principali comporta poi altri passaggi secondari.

1 Abitudine agli odori

Per i gatti l’olfatto è uno dei principali sensi utilizzati nel processo di socializzazione e per questo è importante che i gatti imparino prima di tutto ad abituarsi all’odore del nuovo coinquilino.

Passaggio 1: stanze separate e scambio di oggetti

Per far si che i gatti si abituino agli odori reciproci è opportuno tenerli inizialmente in stanze, o zone, separate della casa, provvedendo inizialmente ogni tanto e poi sempre più spesso, a portare nella zona dell’uno qualche oggetto dell’altro (per esempio una copertina, un cuscino e cosi via). All’inizio ci saranno dei soffi verso l’oggetto che porta l’odore sconosciuto, ma pian piano il gatto si abituerà e non vi farà più caso.

Passaggio 2: scambio di stanza

Superata la fase dello scambio di oggetti si può passare alla fase dello scambio di stanza o zona portando i gatti, sempre separatamente, nella stanza l’uno dell’altro. In questo modo avendo accesso alle ciotole ed alle lettiere avranno un coinvolgimento olfattivo ancora più intenso. Si può partire con uno scambio di pochi minuti, nel caso in cui il gatto si agiti particolarmente, per poi andare ad aumentare pian piano il tempo di permanenza. Quando i gatti si mostrano tranquilli si può procedere alla fase del contatto visivo.

2 Contatto Visivo

Dopo qualche giorno, meglio una settimana, di vita in zone separate si può passare alla fase del contatto visivo. In questa fase finalmente i nostri due piccoli amici si vedranno per la prima volta! E’ importante che in questa fase i due gatti si possano solo vedere senza alcun altro contatto. L’incontro può avvenire in vari modi, vediamo quali.

Il contatto visivo ideale dovrebbe avvenire attraverso una porta a vetri in modo tale che i nostri piccoli si possano osservare anche a lungo sentendosi tranquilli. In questo modo avranno anche la possibilità di studiarsi a vicenda nelle normali azioni e comportamenti giornalieri imparando in qualche modo a conoscersi.

Se ciò non è possibile si può, in alternativa, mettere il nuovo gatto al sicuro in un trasportino e permettere al gatto di casa di entrare nella stanza. Potrebbero mostrare atteggiamenti aggressivi e di paura. ma non allarmatevi perché è assolutamente normale. Una volta compreso che l’altro gatto non può aggredirli finiranno per annusarsi e studiarsi. Lasciateli studiarsi in questo modo per qualche minuto più volte al giorno per qualche giorno.

Il contatto visivo può anche avvenire attraverso una porta socchiusa, richiudendo prontamente nel caso uno dei due cerchi in qualche modo il contatto fisico (di solito una zampata!) con l’altro.

Ancora si può prendere in braccio uno dei due e “mostrarlo” all’altro. In questo caso consiglio di prendere per primo in braccio il più ” anziano” di presenza per non far nascere in lui gelosie.

Quando dopo vari incontri nessuno dei due gatti cercherà più un contatto “aggressivo” con l’altro, si può procedere all’incontro vero e proprio.

3 Incontro

Quando ritenete giunto il momento in cui i vostri gatti possono incontrarsi, fate in modo che il loro primo incontro avvenga in un ambiente ristretto in modo da poter intervenire prontamente in caso di problemi od atteggiamenti imprevisti.  Restate in disparte ed osservateli senza però intervenire se non in caso di effettiva necessità.

Se avete seguito le varie fasi di inserimento senza troppa fretta, probabilmente i vostri amici a questo punto non mostreranno alcun segno di aggressività reciproca e la convivenza vera e propria può avere inizio.

Inserire un secondo gatto in casa: situazioni particolari

Vi sono gatti che, per  loro carattere, non riescono ad accettare mai completamente la presenza di un altro loro simile, ma tutti (o quasi) alla fine trovano un equilibrio e, anche se magari non arriveranno mai ad “amarsi”, impareranno a tollerarsi ed a dividersi gli spazi in serenità.

In rarissimi casi può succedere che un gatto, soprattutto se attaccato in maniera eccessiva al proprio umano, sviluppi comportamenti anomali in seguito all’introduzione di un altro gatto, atteggiamenti che possono sfociare in vere e proprie patologie.

Per i casi in cui nell’inserire un secondo gatto dovessero sorgere problematiche particolari, durante o dopo l’introduzione, vi  consiglio assolutamente la consultazione di un veterinario o di un comportamentalista.

Articolo e foto di ©SaTiky, riproduzione vietata.

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