FIV: il virus dell’ immunodeFicienza felina

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Gatto Fiv, Figaro
Figaro, Fiv positivo. (Foto: gattosamente.it)

Fiv, immunodeficenza felina: cos’è e come si trasmette

La Fiv, immunodeficienza felina, è una tra le principali malattie infettive dei gatti. E’ una malattia provocata da un da un retrovirus molto simile a quello dell’AIDS umana, per questo viene anche chiamata aids felino. Come il virus dell’HIV anche il virus della FIV ha un’azione immunosoppressiva e colpisce quindi il sistema immunitario del gatto.

La Fiv, così come la FeLv, non è in alcun modo trasmissibile all’uomo e ad altre specie animali!!

La FIV si trasmette esclusivamente tra gatti attraverso sangue e liquido seminale e per questo può essere contratta solo tramite:

  • accoppiamento
  • contatto diretto con sangue infetto, per esempio attraverso lotte con morsi e graffi profondi.

I gatti FIV positivi sterilizzati e non aggressivi possono quindi convivere senza problemi con gatti sani!

Il virus responsabile della Fiv si inattiva rapidamente in ambiente esterno!!!

Come agisce il virus

Una volta entrato nell’organismo il virus penetra e si annida permanentemente nel Dna delle cellule del sistema immunitario del gatto, questo fa si che nel tempo il numero di queste cellule diminuisca indebolendo irrimediabilmente il sistema immunitario.

Il gatto, immunodepresso, sarà quindi facilmente attaccabile da qualsiasi tipo di infezione e nella fase terminale della malattia può essere colpito da malattie, anche banali, cui però il sistema immunitario può non essere in grado di far fronte.

Fiv: i test per diagnosticarla

I test che permettono di diagnosticare la Fiv sono in pratica gli stessi che vengono utilizzati per la Felv: ELISA e PCR.

  1. Il test Elisa viene eseguito in ambulatorio e permette con un esiguo prelievo di sangue di avere un risultato immediato. Il test va effettuato dopo almeno tre mesi dal contatto a rischio poiché prima di tale periodo potrebbe dare un falso negativo in quanto il virus può essere presente nell’organismo ma non ancora rilevabile dal test. L’ELISA non è attendibile al 100% nei gattini sotto i sei mesi ed andrebbe quindi effettuato dopo tale età. Il costo varia dai  30 euro ai 40 euro.
  2. La PCR viene  eseguita in laboratori specializzati e ricerca invece il virus nel DNA. La PCR è in grado di dare un risultato certo già dopo tre settimane dal contatto a rischio. Il costo si aggira tra gli 80 ed i 150 euro a seconda che venga effettuata sul sangue o sul midollo.

Fiv: i sintomi

Trattandosi di una malattia che attacca il sistema immunitario aprendo la strada a molte infezioni, i sintomi della Fiv sono vari.

I più frequenti sono:

  • infezioni delle vie respiratorie
  • infezioni delle vie urinarie
  • gengiviti e stomatiti
  • scarso appetito e dimagrimento
  • dermatiti
  • ingrossamento dei linfonodi
  • febbre
  • anemia
  • grave dissenteria
  • debolezza generale

Le cure

Purtroppo come per la Felv anche per la Fiv non esistono al momento cure specifiche anche se incoraggianti risultati si sono avuti con la somministrazione di Interferone Felino.

Buoni risultati sono riportati anche con l’utilizzo di immunostimolanti omeopatici quali l’ Engystol e l’interferone Gamma. (Nell’articolo dedicato alla Felv trovate il dettaglio delle varie tipologie di terapie).

Purtroppo per la Fiv non è al momento disponibile alcun vaccino, l’unica arma a disposizione per limitare il diffondersi del virus è quindi la prevenzione.

E’ quindi opportuno sterilizzare le femmine e castrare i maschi evitando così sia l’accoppiamento tra sani ed infetti, sia le feroci lotte che scaturiscono a questo scopo.

Nei gatti Fiv positivi è importante eseguire controlli periodici dai veterinari anche se il gatto non presenta sintomi al fine di prevenire o intervenire rapidamente in caso di insorgenza di particolari patologie.

Fortunatamente, non essendo la malattia in se a causare la morte ma l’insorgenza di malattie secondarie, la maggior parte dei gatti FIV che vive in casa ed è seguita con le dovute attenzioni ha un’aspettativa di vita quasi al pari dei gatti sani.

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Note:

L’articolo si prefigge uno scopo informativo, per ogni approfondimento consultate sempre un medico veterinario (e magari anche più di uno!!).

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